- Humangerie Team
Le regole base dell'abbinamento cibo-vino
Tutti noi non esperti del vino ci chiediamo se ci siano delle regole base per abbinare il vino al cibo. Certo, sappiamo vino rosso con carne e vino bianco con pesce, ma sarà sempre vero? Ci sono delle regole basiche che possiamo seguire? Si, un paio di trucchetti ci sono, e ora ve li spieghiamo.

La regola d’oro: più il cibo è semplice più il vino deve essere giovane e semplice, più il cibo è a lunga cottura ed elaborato, più il vino deve essere invecchiato, avere un sapore lungo - per l’appunto - essere ricco di sapori e aromi.
Per esempio, per un antipasto leggero uno spumante o un vino bianco sono ideali, se invece mangiamo un cinghiale pieno di aromi, cotto nel vino per ore, il vino che abbiniamo deve essere ricco e strutturato, o quel povero vinello bianco andrà a sparire e rovinerà pure gli aromi complessi del nostro cinghiale. Quindi con la cacciagione, le lunghe cotture, le spezie, scegliete vini complessi, invecchiati che esaltino a loro volta i sensori complessi del cibo che andrete a mangiare.
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L’altra regola di base è quella di andare sempre a salire e mai a scendere: non si beve mai un vino rosso strutturato prima di un vino bianco delicato o di uno spumante; si rovinerà il sapore del cibo, uccideremo gli aromi e, ultimo ma non ultimo, ci ritroveremo ubriachi fradici in 5 minuti.
E’ come l’ultimo birrino della serata prima di tornare a casa: eravate quasi sobri fino a due minuti prima e quell’ultima birra, dopo vini e superalcolici, vi da quella mazzata finale che nemmeno il gin tonic alle 3 del pomeriggio. Questo perché non si deve mai scendere di gradazione ma sempre salire!
Quindi ricordiamoci queste due regole base per l’abbinamento vino cibo: sapore lungo, vino invecchiato, sapere semplice, vino giovane. Prima i vini più leggeri, dopo quelli più strutturati.
Già se teniamo questo a mente faremo più bella figura dell’ultima volta che abbiamo portato il chianti classico all’aperitivo di pesce.